Una luce si è spenta a Brembate Sopra, lasciandoci il calore di una presenza che non dimenticheremo: quella di Don Corinno Scotti, il sacerdote che ha saputo essere guida nei momenti più oscuri.
In questi giorni, la comunità di Brembate Sopra prova un senso di vuoto. Il caro Don Corinno Scotti, storico parroco del luogo, ci ha purtroppo lasciati. Ma la sua memoria e la testimonianza della sua esistenza rimangono vive tra noi. Andiamo a scoprire quale eredità ci ha lasciato quest'uomo di fede.
Don Corinno è stato un faro nella notte per molti, dedicando la sua esistenza alla sua parrocchia con un amore e un impegno incondizionati. Vent'anni della sua vita li ha spesi come missionario in America Latina, esperienza che ha forgiato la sua spiritualità e il modo di vivere il suo ministero.
Don Corinno Scotti: una spalla su cui piangere
Brembate Sopra non dimenticherà il sostegno di Don Corinno nei giorni di ansia che seguirono la scomparsa di Yara Gambirasio nel 2010. Con dolcezza e comprensione, egli ha affiancato la sua comunità nell'angoscia, insegnando il valore della preghiera e della meditazione condivisa.
La sua capacità di dar voce al dolore collettivo, ricordandoci che "Yara è diventata la figlia di tutti", ha unito il paese in un abbraccio comune e ha rafforzato la solidarietà tra le persone. Gruppi d'ascolto e momenti di condivisione ebbero inizio grazie alla sua guida durante quei giorni bui.
L'eredità di Don Corinno brillerà per sempre
Don Corinno rimarrà una figura indimenticabile per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Il suo cammino verso la giustizia non si è fermato, e la sua voce ha trovato eco nel processo che ha portato alla condanna di Massimo Bossetti. La sua vita è stata un chiaro esempio di come la fede sia un sostegno incondizionato nei momenti più difficili.
La nostra parrocchia custodirà il ricordo di un uomo che ha saputo incarnare i valori di umanità, generosità e fratellanza, e la sua lezione di vita continuerà a guidare chi verrà dopo di noi. Oggi Brembate Sopra si stringe nel ricordo di Don Corinno, non soltanto come un sacerdote, ma come un amico e mentore.
Don Corinno Scotti ha lasciato una scia di luce nel nostro cammino, un esempio di grande umanità e spirito di servizio. Caro lettore, ti è mai capitato di incontrare una persona che, come Don Corinno, è stata un punto di riferimento e un appoggio fondamentale nella tua vita?
«Piangete con chi piange» (Romani 12:15). La vita di Don Corinno Scotti, sacerdote e guida spirituale a Brembate Sopra, incarna magnificamente questo insegnamento di San Paolo. La scomparsa di Don Corinno non è solo la fine di un’esistenza terrena, ma il simbolo di un sacerdozio vissuto in piena empatia e condivisione con il proprio gregge, specie nei momenti di maggiore tribolazione.
Durante il tragico caso di Yara Gambirasio, Don Corinno si tradusse in vero pastore, ricoprendosi di quella "pietas" cristiana che va oltre il semplice compito liturgico. La sua capacità di stare accanto alla sua comunità, di "piangere con chi piange", ha trascinato Brembate Sopra attraverso il buio della perdita verso una luce di speranza e comunione. La sua vita, arricchita dall'esperienza missionaria, gli ha permesso di incarnare pienamente il messaggio della Bibbia, testimoniando che la fede cristiana si misura soprattutto nell'amore verso il prossimo.
In tempi di sconcerto e dolore, la figura del prete diventa cruciale non solo come mediatore tra l'umano e il divino, ma come pilastro di umanità e ascolto. Don Corinno, con il suo operato, ha insegnato che la chiesa può e deve essere rifugio, famiglia e consolazione. Oggi, al passaggio di questo fedele servitore, è compito di chi resta custodire e portare avanti il suo eredità di empatia, unità e solida fede cristiana. La sua memoria vive come testimonianza della potenza trasformativa del Vangelo agito nella vita di tutti i giorni.