Immaginatevi lontani dalla frenesia quotidiana, avvolti dalla natura e vivendo in perfetta armonia con essa e la vostra comunità. Ecco una storia che vi farà riflettere su valori antichi e sempre attuali.
Nell'incantevole cornice di Totnes, nel Devon, Ember Smith e Steph Gabbadon, assieme ai loro due figli, hanno scelto una vita diversa, lontana dai ritmi imposti dalla società moderna. Hanno edificato la loro dimora con materiali riciclati e coltivano ciò che portano in tavola, aspirando a un'esistenza sostenibile, autonoma e, soprattutto, piena di significato. Affrontano le sfide di una vita priva di elettricità e dei rigori dell'inverno, ma con uno spirito indomito che pone come obiettivo il vivere una realtà autentica.
Una scelta di vita che prende spunto dal messaggio evangelico
La decisione di Ember e Steph di condividere la vita con altri, all'interno di una comunità che fonda la sua essenza sulla solidarietà e la sostenibilità, è una manifestazione concreta dei valori evangelici. Le Sacre Scritture, in particolare nel libro degli Atti degli Apostoli, tratteggiano una comunità cristiana dove i beni sono in comune e ognuno condivide secondo le necessità altrui. La coppia, con questo tenore di vita, sembra ricalcare questi insegnamenti, divenendo esempio di un'esistenza in cui ognuno contribuisce secondo le proprie capacità e riceve in base ai propri bisogni.
Oltre le difficoltà, la forza di una comunità
La vita fuori dalle reti convenzionali non è certo priva di ostacoli. Il riscaldamento durante l'inverno e il lavoro di gruppo per mantenere viva la comunità rappresentano sfide notevoli che, tuttavia, vanno viste come trampolini di lancio per un arricchimento personale e collettivo. Queste situazioni permettono di stringere legami solidi e insegnavano a cooperare per il bene di tutti.
La testimonianza di Ember e Steph è un monito e al tempo stesso un invito a riconsiderare il nostro stile di vita, indirizzandoci verso pratiche più ecosostenibili e umane, sostenuti dai valori di condivisione proposti dal Cristianesimo.
Un'esperienza di vita in comunità come quella di Ember e Steph apre le porte a forme di libertà autentiche, dove la condivisione e l'assistenza reciproca sono la solida base sul quale costruire il quotidiano.
E voi, come percepite il legame tra comunità e fede nel tessuto della vita di ogni giorno? Siamo curiosi di sentire i vostri pensieri riguardo la forza dell'amore e del connubio proposti dal Cristianesimo, e come questi possano modellare le nostre interrelazioni nell'epoca moderna.
"Dio vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono." (Genesi 1:31). Queste parole risuonano con profonda risonanza nel contesto della vita di Ember Smith e Steph Gabbadon, due individui che hanno scelto di vivere in comunione con la terra, rinunciando alla modernità tecnologica per un'esistenza 'off-grid' a Totnes, Devon. Attraverso la loro scelta di vita, ritroviamo l'eco di una saggezza primordiale che predica il ritorno all'essenziale, al "molto buono" della creazione originale, dove l'uomo viveva in armonia con il creato, senza l'accumulo eccessivo di beni materiali e l'abuso delle risorse naturali.
La Bibbia non ci insegna forse questo? Prioritizzare la qualità dell'essere sul fare, prediligendo una vita semplice e autentica, in armono con i ritmi naturali stabiliti dal Creatore. Ciò che Ember e Steph incarnano è un vero atto di ribellione contro un sistema che sempre più spesso si allontana dagli insegnamenti cristiani di cura e rispetto per il creato.
Le difficoltà menzionate, come “l'inverno terribile”, non sono forse un monito a recuperare quella resilienza e quella solidarietà che furono fondamentali nelle prime comunità cristiane? Queste sfide quotidiane ricordano che la vera felicità e l'autentica libertà richiedono sacrificio e impegno, un messaggio che la società consumistica tende a soffocare.
Questo stile di vita consapevole ci invita a riconsiderare le nostre scelte quotidiane, ricordandoci quanto insegnato in Luca 12:15: "Guardatevi da ogni avarizia, perché anche quando uno è nell'abbondanza, la sua vita non deriva dalle cose che possiede". Ember e Steph, con il loro esempio, ci mostrano che è possibile vivere in modo sostenibile e significativo, abbracciando i valori del Vangelo